[Ormai mi sento ripetitiva,ma fa nulla]
Un giorno a scuola,mi chiama fuori a parlare il catechista,e io,tutta indispittita,saltellante per il perdere le ultime 2ore,mi reco nel suo ufficio."Ma chissà come mai mi ha chiamato" penso tra me e me,mentre salgo i mille scalini che mi dividono rispetto la mia classe.Devo ammetterlo,la silvietta folletta è anche la sua preferita,mi chiama sempre Colombissima,per via del cognome bizzarro che mi porto dietro dal 1492, è non è una novità che mi voglia parlare,ma solitamente un motivo c'è..e ora,che non c'è nessun temporale in vista non capisco.
Ma va bè,salto di qua,salto di là (ne approfitto per fare la plin plin che mi scappa tanto tanto) e busso a quella porticina di vetro.
Dopo due chiacchere e due sorrisi si fa serio,ma di un serio preoccupato e non severo:"Tu non stai bene,non sei te stessa,c'è qualcosa che non va,che succede?"..Sdang!Colpita,un masso mi arriva in testa.
E già,io con miei tanti pensieri.Come ha fatto lui a capire?
"Sei una ragazza trasparente,si vede come sei e quel che fai,e io ti vedo malinconica,o meglio..non ti vedo soddisfatta con te stessa"
Devo essere proprio limpida come il mare se l'ha notato lui in quell'ora settimanale di religione; e comunque ora che mi faccio frullare il cervello,non è il primo che mi dice una cosa del genere.Muble Muble.Ha ragione.Indubbiamente.
Comincia a parlare la folletta e in men che non si dica passa lì dentro ben mezzora solo con le sue parole e il suo sfogo.Esce da lì,non felice,non ci sarebbe motivo,ma sollevata,più leggera,soddisfatta.Analizziamo ora:
La mia vita.Problema grosso..il passato,la famiglia che c'è e che non c'è,le figure fondamentali che mi hanno lasciato per volare.Sembra una stupidata,sembra una lamentela continua..ma mi mancano,fin troppo.Il mio papà solo,che ha perso la sua metà,che dedica la vita al lavoro per noi,mio fratello con la sua aggressività che ora fortunatamente sembra si stia placando.Troppe cose negative che mi hanno rafforzato,che mi hanno messo quei muscoletti per tirare pugni al pericolo in agguato.Le amicizie..numerose,poche quelle vere ma presenti.Non tutte però,a volte sembra che qualcuno ci sia sempre per gli altri e non per me,appena chiedo di fare un giretto,per stare insieme e passare del tempo a sorridere..sembra non ce ne sia mai bisogno.La scuola,che non è partita nella giusta marcia,che non mi dà soddisfazioni,che non mi fa trovare l'energia;le solite persone,immature,le solite battute,i soliti ricordi che ogni giorno trovo incrociando gli occhi di qualcuno che non vorrei più incontrare.E poi ancora,i momenti che trovavo per il volontariato,la compagnia di clown di lourdes,l'oratorio domenicale..iniziative che non riesco più a seguire.Il futuro che vedo sempre più vicino,che si divide: mi trovo ad un bivio,con lo zaino in spalla.Da una parte l'ambito sociale,dedicarmi agli altri,seguire quello che dicono "sei una ragazza di cuore".Dall'altro il mondo che mi riguarda da qualche anno,l'architettura,l'arredamento.Il sogno di andare all'estero si è frantumato.Non posso,non ora.Qui c'è bisogno di me,e per me quello indicava semplicemente Fuga.E i problemi mi seguirebbero lo stesso,preferisco farlo quando darà una scelta voluta.
Chiudo il pc e continuo a vivere,perchè di questo si tratta.

INGREDIENTI:
2 cucchiai di bicarbonato
1,2 dl latte
500gr farina
6 cucchiai di olio extravergine
150gr zucchero
50gr di nocciole tritate
4cucchiai di passito di pantelleria
SVOLGIMENTO:
Scaldare il forno a 180°C.Rivestire con carta da forno la teglia; miscelare il bicarbonato con il latte in una ciotola.Incorporare la farina, l'olio, lo zucchero,le nocciole,il passito di pantelleria con un cucchiaio di legno fino a formare una pasta morbida.Suddividerla in palline grandi come noci e metterle sulla teglia a 2,5 cm di distanza,appiattandole leggermente.Cuocere i biscotti per 15-20 minuti fino a quando saranno dorati.

Ultima cosa..mi sono vista "SOlo un padre" al cinema,con Luca Argentero.Merita davvero come film,ve lo consiglio vivamente..e portatevi pacchetti di fazzoletti..