sabato

Ricordi: la cosa più bella e dolorosa!

Momenti che restano così..impressi nella mente

No.Non è passato.
L'amore che avevo scoperto la scorsa estate.L'amore che mi ha amato e odiato la scorsa estate.L'amore che ha occupato ogni singolo momento dei miei pensieri la scorsa estate.E' tornato..silenzioso..portando dietro a sè tutte le lacrime per quei ricordi.Portandosi come bagaglio un carico di scuse poi accettate,parole che entrano sempre e comunque nel mio cuoricino che io lo voglia o meno.Emozioni che ancora mi fanno battere quel maledetto cuore ancora per lui.
Già.Tanti mesi sono passati.Eppure..nulla è cambiato.
Penso di aver conosciuto molti ragazzi in questo tempo passato,ma come mi è stato fatto notare..mai nessuno di questi in modo profondo,con la vera voglia di dimenticare ciò che c'è stato.
Lui.Lui mio compagno di banco per un anno intero.Lui che conosco da 8anni.Lui che mi ha fatto ridere fino a star male.Lui che cercava le coccole.Lui che era il mio amico.Lui che mi ha fatto salire per la 1^volta in moto.Lui che in un pomeriggio d'inizio estate è diventato un principe.Lui che mi ha tranquillizzata in momenti di stress.Lui che mi rallegrava la giornata.Lui di immensa dolcezza e tenerezza.
..Lui che è sparito da un momento all'altro.Lui che non mi è mai riuscito a dare spiegazioni valide.Lui che solo ora ha trovato il momento giusto per chiedermi scusa.Lui che vuole solo un abbraccio sincero,uno di quelli che non scappa da tanto tra noi.Lui che non mi ha fatto dormire una notte per questo.Lui che mi vuole bene.
..Lui che è nel mio cuore da molto e solo ora me ne sono accorta.Lui che amo da tanto e solo ora me ne rendo conto.Lui che..vedo ogni mattina a mano di un'altra.Lui che vedo felice come non mai.Lui..Lui
Ti vorrei rivivere,anche solo per un attimo

mercoledì

We are the world,we are the children..

Riprendendo l'iniziativa di Andrea,
io prendo come esempio una lettera a Babbo Natale pubblicata su un settimanale da una giornalista, che non è potuta passare inosservata e che ora vi voglio citare per la sua originalità.
Caro Babbo Natale,anche se la tua verà identità mi si è rivelata ormai da anni,tu per me resti e sempre resterai il papà buono, dalla lunga barba bianca, al quale tanti bambini nel mondo si rivolgono nella speranza che la notte del 25 dicembre i loro desideri diventino realtà.Un rito magico,un bisogno di sogni al quale non voglio sottrarmi nemmeno io, che bambina non sono più.E allora eccomi qui con l'elenco dei regali che la notte di Natale, sotto l'albero vestito a festa, mi piacerebbe, se mi è concesso,trovare.Primo si tutti vorrei la gentilezza.No,non le buone maniere.Per questo basta un manuale di bon ton o dei genitori ben educati capaci di inseganrti l'arte della cortesi.No,io parlo della gentilezza che sgorga dal cuore,dall'anima.Quella capacità di sentire la vita,di rispettarla in tutte le sue forme.Parlo dell'empatia.Di un modo di fare,appunto gentile,che ti fa guardare agli altri con benevolenza.Mai con lucida freddezza.Vorrei poi che tu mi portassi il colore del silenzio.No, non quello nero e cupo della rabbia,del rancore che ti spezza le parole in gola.No, io vorrei il vero colore del silenzio,che è luminoso,carico di comprensione e di amore.Impacchettami poi la forza.No, non la prepotenza.Di prepotenti ne è pieno il mondo, ma i veri forti lo sai,sono pochi.Sono merce ormai rara,spesso denigrata.Perchè la forza di cui parlo io, e che mi piacerebbe ricevere in dono, è la capacità di stare di fronte agli ostacoli,alle avversità della vita con grande dignità.Con molta umiltà.Carica sulle tue renne alate il perdono.Confezionamelo con la carta più bella che hai,perchè io possa riconoscerlo subito.No, non voglio il pacchetto delle scuse,quello che ti fa dire "scusa,mi spiace" con la voce, non con il sentimento.No,io cerco il perdono vero.Quello che nasce dagli occhi ammanettati di lacrime e di gioia.Regalami la speranza di un futuro migliore,fatto di valori semplici,ma genuini.Toglimi dallo sguardo la patina di quallore che sono abituata a vedere ogni giorno.Ti chiedo tutto questo in nome di chi mi è più caro al mondo, i bambini.Si sono affacciati alla vita e vorrei che per loro la vita sia bella,semplicemente bella.Ti chiedo tutto questo in nome dei 2milioni di bambini malati di Aids.Dei 143 milioni che soffrono la fame,dei 300mila che ogni giorno abbracciano un fucile e sparano,sparano in guerre che non hanno voluto.Tutti loro sono il mio,il nostro futuro.Lo so,tu lo sai.

E con questo vorrei aggiungerci un piccolo pensiero per Luca,il figlio di mio cugino che dovrà affacciarsi a questa vita il prossimo febbraio.Un pensiero per la sua mamma che dovrà stare ricoverata in ospedale fino alla sua nascita per qualche complicazione.Perchè lui possa stare bene,perchè lei possa riuscire ad avere il suo regalo più grande tanto sperato.E per tutti gli altri bambini che qui non sono citati,quelli negli orfanotrofi,quelli abbandonati,quelli nelle famiglie dove non ricevono amore,quelli senza amici.Tutti indistintamente..perchè insieme a Babbo Natale è solo l'accompagnatore di Gesù Bambino,e se rivolgiamo a lui le nostre preghiere,lui qualcosa farà.

sabato

Strane considerazioni come ripieno a brioscine.

In tutto l’universo ci siamo solo noi,esseri viventi. Noi terrestri,e tutto intorno c’è solo il buio eterno dello spazio e un freddo inconcepibile,e centinaia di miliari di stupide galassie,e dentro le galassie un’infinità di stelle che illuminano miliardi di miliardi di pianeti che ruotano vuoti e inutili e imbecilli, popolati quando va bene da microrganismi e altre cazzate unicellulari, roba microscopica, batteri, virus, ma niente che pensi, niente che abbia coscienza, niente che ami e che soffra. Che viva,insomma. E poiché noi che viviamo sulla Terra siamo soli in questo infinito incomprensibile, ogni nostro dolore è il dolore di tutto l’universo, e ogni nostra gioia è la gioia di tutto l’universo, e ogni nostro respiro,ogni gesto che facciamo, ogni parola che diciamo, ogni amore che proviamo, tutto ciò che facciamo e non facciamo, diciamo e non diciamo,persino tutto ciò che pensiamo diventa importantissimo, perché è unico nell’universo. Siamo rimpiazzabili, esemplari unici, capolavori, tutti noi,e il fatto che dobbiamo morire ci rende ancora più preziosi.
Ho una mente abbastanza malata,pensandoci.
Prima parlo di batteri,poi mi metto a fare strane teorie sui colori.
Ingredienti: piattino,pennello,colori [nero,bianco,giallo,rosso,blu(che poi sono i colori primari)].Se io prendo la tempera nera e la mischio bene avrò un bello sfondo. Su questo sfondo nero,diciamocelo però che il nero è un colore di merda,ci metto gli altri colori. Niente di che,quindi,solo che i colori risaltano tutti sul nero.Così ho pensato che il nero può essere paragonato alla vita e i colori alle cose belle,poi però mi sono ricordata che il nero è l'insieme di tutti i colori. Così mi sono accorta che la vita è un insieme di colori più o meno belli che formano il nero. Ma non è finita qui.
Sopra questo nero ci può essere un'altra serie di colori;ecco,quelli rappresentano le cose ancora più belle.Perchè alla fine i colori dipendono da te e dal tuo modo di vedere le cose,no?Bisogna comunque ricordarsi che il nero può essere considerato come il tutto,ovvero l'insieme di svariate cose,in questo caso è l'insieme di colori.
Il bianco invece è il nulla quindi non puoi avere come sfondo della vita il bianco,vorrebbe dire avere una vita vuota ma non sarà mai vuota come il bianco.
INGREDIENTI:
500gr farina
200gr acqua
50gr latte
50gr olio di girasole
15gr sale
5gr zucchero
lievito di birra
SVOLGIMENTO:
sciogliere nei liquidi intiepiditi il lievito e lo zucchero, impastare con la farina e lavorare per qualche minuto, aggiungere il sale e lavorare ancora bene per una decina di minuti.Al termine staccare dall'impasto un terzo della quantità totale: formare una palla con il pezzo più grosso, metterlo a lievitare in una ciotola coperta con pellicola.Quando l'impasto avrà raddoppiato il proprio volume, dividiamolo a metà, e stendiamolo in due dischi, da ciascuno dei quali ricaveremo 16 spicchi di pasta, che arrotoleremo a formare i croissant.disponiamo in teglia coperta da cartafornomettiamo a lievitare sotto pellicola fino al raddoppio del volume.Portare il forno a 200/210°, prima di infornare pennellare delicatamente,i croissant con abbondante latte. Cuocere per una decina di minuti, fino a doratura.appena sfornati, nebulizzare ancora col latte (questo renderà ancora più morbida la crosta) e far raffreddare su una gratella.
La ricetta l'ho presa dal forum supercollaudato per eccellenza..e devo dire che mi è piaciuta proprio tanto come ricettina!!Io li ho farciti semplicemente con cotto e crudo.

venerdì

Crunch Crunch..emblematica la vita!

[Ormai mi sento ripetitiva,ma fa nulla]
Un giorno a scuola,mi chiama fuori a parlare il catechista,e io,tutta indispittita,saltellante per il perdere le ultime 2ore,mi reco nel suo ufficio."Ma chissà come mai mi ha chiamato" penso tra me e me,mentre salgo i mille scalini che mi dividono rispetto la mia classe.Devo ammetterlo,la silvietta folletta è anche la sua preferita,mi chiama sempre Colombissima,per via del cognome bizzarro che mi porto dietro dal 1492, è non è una novità che mi voglia parlare,ma solitamente un motivo c'è..e ora,che non c'è nessun temporale in vista non capisco.
Ma va bè,salto di qua,salto di là (ne approfitto per fare la plin plin che mi scappa tanto tanto) e busso a quella porticina di vetro.
Dopo due chiacchere e due sorrisi si fa serio,ma di un serio preoccupato e non severo:"Tu non stai bene,non sei te stessa,c'è qualcosa che non va,che succede?"..Sdang!Colpita,un masso mi arriva in testa.
E già,io con miei tanti pensieri.Come ha fatto lui a capire?
"Sei una ragazza trasparente,si vede come sei e quel che fai,e io ti vedo malinconica,o meglio..non ti vedo soddisfatta con te stessa"
Devo essere proprio limpida come il mare se l'ha notato lui in quell'ora settimanale di religione; e comunque ora che mi faccio frullare il cervello,non è il primo che mi dice una cosa del genere.Muble Muble.Ha ragione.Indubbiamente.
Comincia a parlare la folletta e in men che non si dica passa lì dentro ben mezzora solo con le sue parole e il suo sfogo.Esce da lì,non felice,non ci sarebbe motivo,ma sollevata,più leggera,soddisfatta.Analizziamo ora:
La mia vita.Problema grosso..il passato,la famiglia che c'è e che non c'è,le figure fondamentali che mi hanno lasciato per volare.Sembra una stupidata,sembra una lamentela continua..ma mi mancano,fin troppo.Il mio papà solo,che ha perso la sua metà,che dedica la vita al lavoro per noi,mio fratello con la sua aggressività che ora fortunatamente sembra si stia placando.Troppe cose negative che mi hanno rafforzato,che mi hanno messo quei muscoletti per tirare pugni al pericolo in agguato.Le amicizie..numerose,poche quelle vere ma presenti.Non tutte però,a volte sembra che qualcuno ci sia sempre per gli altri e non per me,appena chiedo di fare un giretto,per stare insieme e passare del tempo a sorridere..sembra non ce ne sia mai bisogno.La scuola,che non è partita nella giusta marcia,che non mi dà soddisfazioni,che non mi fa trovare l'energia;le solite persone,immature,le solite battute,i soliti ricordi che ogni giorno trovo incrociando gli occhi di qualcuno che non vorrei più incontrare.E poi ancora,i momenti che trovavo per il volontariato,la compagnia di clown di lourdes,l'oratorio domenicale..iniziative che non riesco più a seguire.Il futuro che vedo sempre più vicino,che si divide: mi trovo ad un bivio,con lo zaino in spalla.Da una parte l'ambito sociale,dedicarmi agli altri,seguire quello che dicono "sei una ragazza di cuore".Dall'altro il mondo che mi riguarda da qualche anno,l'architettura,l'arredamento.Il sogno di andare all'estero si è frantumato.Non posso,non ora.Qui c'è bisogno di me,e per me quello indicava semplicemente Fuga.E i problemi mi seguirebbero lo stesso,preferisco farlo quando darà una scelta voluta.
Chiudo il pc e continuo a vivere,perchè di questo si tratta.
INGREDIENTI:
2 cucchiai di bicarbonato
1,2 dl latte
500gr farina
6 cucchiai di olio extravergine
150gr zucchero
50gr di nocciole tritate
4cucchiai di passito di pantelleria
SVOLGIMENTO:
Scaldare il forno a 180°C.Rivestire con carta da forno la teglia; miscelare il bicarbonato con il latte in una ciotola.Incorporare la farina, l'olio, lo zucchero,le nocciole,il passito di pantelleria con un cucchiaio di legno fino a formare una pasta morbida.Suddividerla in palline grandi come noci e metterle sulla teglia a 2,5 cm di distanza,appiattandole leggermente.Cuocere i biscotti per 15-20 minuti fino a quando saranno dorati.
Ultima cosa..mi sono vista "SOlo un padre" al cinema,con Luca Argentero.Merita davvero come film,ve lo consiglio vivamente..e portatevi pacchetti di fazzoletti..